Per il programma di Uber guida autonoma è arrivato lo stop, dopo la sentenza dell’autorità americana sull’incidente che ha provocato la morte di una persona. Si tratta di un duro stop, che ha mandato a casa duecento lavoratori.
La National Transportation Safety Board ha espresso un parere negativo su un incidente in Arizona, e lo Stato ha deciso per la revoca della licenza per i test sulla guida autonoma. Per questo Uber ha momentaneamente fermato il suo programma, licenziando il personale, nonostante non abbia intenzione di abbandonarlo del tutto.
Una decisione piuttosto bizzarra, visto che l’azienda dovrà comunque lavorare ancora sulla guida autonoma, per renderla sicura e riottenere, almeno in Arizona, la licenza per i test.
Il futuro dei test
In effetti, la ripresa del programma sperimentale è già previsto per il mese di agosto, e si terrà in Pennsylvania, a Pittsburgh. Altri test sono previsti in California. Uber è in forte ritardo rispetto a Google, sulla guida autonoma, e dovrà riottenere le licenze anche per i test negli altri Stati.
Nonostante il programma dunque, i test sono comunque a rischio, e l’azienda potrebbe subire un contraccolpo anche in borsa.
Dai vertici aziendali fanno sapere che l’interesse di Uber verso la guida autonoma è ancora molto forte, ma ci sarà da attendere anche la fine delle indagini del National Transportation Safety Board.
Intanto l’App licenzia i suoi dipendenti, perdendo know-how rispetto ai suoi concorrenti. Si dovrà provvedere quindi per una “campagna acquisti” per ricercare le competenze.