È stata una notte lunga per i dipendenti di Telecom Italia. L’azienda e i sindacati si sono confrontati per gli esuberi e alla fine hanno raggiunto un accordo. Telecom voleva portare in cassa integrazione straordinaria 29.736 lavoratori, che ora invece andranno in solidarietà difensiva. Per gli esuberi invece, si è passato all’uscita volontaria e al prepensionamento.
L’accordo
Per gli esuberi, circa 5000, la formula del prepensionamento scatterà già quest’anno per le prime mille unità. Si eseguirà un trattamento di isopensione a carico dell’azienda. Il termine della misura è previsto per il 2025.
Telecom e sindacati dovranno rivedersi per gli altri temi, tra cui livelli inquadramentali, part time, l’on field e lo smartworking.
Soddisfazione è stata espressa dal neo-ministro per il lavoro Luigi Di Maio, sia per la disponibilità dell’azienda che per quella dei sindacati.
Ora si continuerà a lavorare affinché i dipendenti abbiano voce in capitolo sulle vicende Telecom e si possa determinare un futuro migliore per entrambi.
“Saranno creati tavoli per valutare la buona attuazione dell’accordo” e “sarà nostra priorità verificare la sostenibilità di questo piano industriale collaborando con le parti”. Queste le parole del ministro.
Note di apprezzamento, per il lavoro svolto dal ministero, anche dall’Amministratore delegato di Telecom: “Siamo particolarmente soddisfatti per questo accordo raggiunto con le associazioni sindacali. Voglio ringraziare i rappresentanti nazionali e territoriali delle associazioni che hanno dimostrato una volta di più di avere a cuore le sorti dell’azienda e del piano strategico digitim come dei lavoratori. Un particolare ringraziamento va al ministro Luigi Di Maio per il sostegno che ha dimostrato nelle fasi finali del negoziato. Spero di poterlo incontrare quanto prima per affrontare i vari temi di impegno comune”.