Dopo il grande pasticcio della cancellazione dei voli dell’anno scorso, e le proteste del personale, la Ryanair ha trovato un’intesa sindacale con il personale di bordo. Ovvero, la famosa compagnia low cost, ha riconosciuto due sindacati in un accordo.
Da oggi in poi, il personale di bordo sarà rappresentato dall’Anpac, Associazione nazionale professionale aviazione Civile, e dall’Anpav, Associazione nazionale professionisti assistenti di volo.
Ora, i lavoratori della Ryan, potranno contare sull’appoggio di due organizzazioni a cui potrà fare riferimento il 20% dei lavoratori della compagnia.
L’accordo sindacale
Per il momento, e probabilmente per il futuro, i due sindacati potranno parlare a nome del personale della Ryan che lavora in Italia. Si tratta appunto di un quinto del personale di cabina della compagnia irlandese.
Sono serviti cinque mesi di colloqui, per far entrare i sindacati nella Ryan, ma la scelta era inevitabile.
La protesta dei piloti e degli equipaggi non era solo una questione di immagine. In particolare, i piloti erano allettati dalle migliori condizioni offerte da altre compagnie, e le loro dimissioni stavano creando grossi problemi al patron Lear.
Ora, il passaggio successivo, sarà la preparazione del primo contratto collettivo per i lavoratori di bordo della Ryan.
Una vera rivoluzione per la compagnia irlandese, che parla di colloqui anche con altri sindacati in Europa. Trattative sono in corso in Belgio, in Spagna e in Portogallo.
Oggi, in Italia, sono 80 i vettori della compagnia impegnati. La Ryanair ha un totale di 400 aeromobili, in volo per l’Europa.