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Lavoro

Invecchiamento della popolazione. Senza giovani lavoratori, spesa pensioni di nuovo su

La spesa per le pensioni tornerà a crescere, secondo il documento del Def, pubblicato in questi giorni. Una crescita che non dipenderà dalle dichiarazioni politiche dei nuovi protagonisti usciti dalle elezioni, ma dall’invecchiamento della popolazione.

L’unico rimedio, sarà far entrare quanti più giovani possibili nel mercato del lavoro, ma è probabile che la misura sarà insufficiente, se la popolazione italiana non tornerà a crescere.

I dati del Def

Secondo il documento del Def infatti, la spesa per e pensioni degli italiani è destinata a crescere già a partire dal 2020, arrivando ai massimi per il 2042. Questi i numeri, se non vi sarà un cambio radicale nelle politiche demografiche dei governi che si succederanno negli anni.

La legge Fornero non ha apportato i grandi risultati che il Governo Monti si augurava, anche se la spesa contributiva ha avuto un’inversione di tendenza, rispetto a quella in crescita esponenziale degli anni ’80.

Tutte le riforme, da quegli anni ad oggi, sono state indirizzate proprio alla riduzione della spesa, che ora è pari al 15% del Pil. Quota destinata però ad aumentare, fino al 16% nel 2042. In effetti, come avevamo già detto, c’è stato un ripensamento su quelle che sono le mission delle nuove riforme.

Non più ritardare l’età pensionistica, che ha portato solo ad un invecchiamento della forza lavoro, senza apportarne di fresca.

Solo dal 2070 in poi, si assisterà ad una drastica riduzione dell’incidenza delle pensioni sul rapporto Pil/debito, pari al 13,1%.

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