Ormai sono due anni che non si fa altro che parlare di Brexit, ma nonostante si tratti di un argomento moto discusso, non sono poche le persone che ancora oggi non hanno le idee chiare in merito a questo argomento, soprattutto regna confusione tra gli studenti che vogliono studiare a Londra o aspiranti lavoratori che intendono trasferirsi in questa città.
E allora cosa cambia per gli italiani?
Partiamo immediatamente col dire che ancora oggi nonostante siano passati due anni dal referendum del 23 giugno 2016 con cui il Regno Unito aveva deciso di uscire definitivamente dall’Unione Europea, oggi non è stata trovata un’intesa tra Gran Bretagna e Bruxelles.
Il 15 gennaio di quest’anno il parlamento britannico non ha approvato le condizioni di uscita dall’UE, e nonostante la premier Theresa May sia stata nuovamente riconfermata al governo, sembra che non ci sia tempo per stipulare un nuovo accordo, considerando poi le divisioni interne che ancora oggi sono presenti all’interno del governo.
E allora quali sono le conseguenze di tutta questa situazione?
Il Regno Unito farà un passo indietro e quindi non uscirà più dall’UE oppure uscirà ugualmente senza un accordo con Bruxelles?
Di sicuro quest’ultima prospettiva potrebbe rivelarsi alquanto catastrofica per coloro che intendono studiare o lavorare in questo Paese.
Infatti, in una nota, si legge che sono tantissimi gli italiani che possono ritrovarsi in un momento all’altro senza certezze con problemi non indifferenti per quel che riguarda l’aspetto burocratico.
In pratica, da un momento all’altro si potrebbero trovare senza uno status giuridico, quindi tecnicamente considerati extracomunitari e perderebbero ogni sorta di diritto.
In attesa di un ulteriore chiarimento, il governo italiano continuerà ugualmente a lavorare in stretto contatto con le istituzioni inglesi in modo tale da garantire agli italiani già residenti in Gran Bretagna i loro diritti.
Da come si può intravedere dunque, il No Deal potrebbe avere delle serie ripercussioni per i tantissimi italiani che lavorano lì o che intendono trasferirsi per motivi di studio o di lavoro.
Ma oltre a questo aspetto, ci sono anche altre situazioni sfavorevoli che si verrebbero a creare:
- cessazione immediata di tutti gli accordi tra Gran Bretagna e UE che permettono alle persone o merci di viaggiare liberamente;
- il Regno Unito non avrebbe più la possibilità di accedere al mercato unico europeo.
Purtroppo, l’ipotesi di un nuovo accordo in tempi brevi, sembra essere molto lontano, pertanto le opzioni in questo caso sono:
- annullamento Brexit;
- No deal: ma le conseguenze come abbiamo ribadito sarebbero alquanto disastrose;
- prolungamento dei tempi: l’Inghilterra non rinuncia alla Brexit e chiede di voler uscire dall’UE entro il 29 marzo. Per poter fare questo tutti gli Stati Membri dell’UE devono essere d’accordo.
Attendiamo dunque, nuovi aggiornamenti in merito.