La Federal Reserve comunicherà nel tardo pomeriggio la sua decisione su quanti rialzi dei tassi sul dollaro. La scelta sarà tra i tre e i quattro rialzi (più probabile) per l’anno in corso. La Federal Reserve vede l’economia statunitense andare bene e dovrebbe dunque prendere la decisione di aumentare la stretta monetaria, sicura che non nuocerà al credito.
Diverso è il discorso per la BCE, che si riunirà domani. Qui l’incertezza è maggiore, visto il rallentamento che sta subendo l’economia dell’eurozona, e la possibilità che i titoli obbligazionari vadano in sofferenza, in particolare i governativi italiani.
La BCE non sa ancora se l’interruzione del programma dei QE può essere dannosa per la UE. Anche il rialzo dei tassi è un tema che suscita perplessità. Secondo alcuni analisti, l’euro potrebbe rafforzarsi fino a 1,26 sul dollaro. Una tegola sulle esportazioni europee.
Le borse
Le borse sono tutte in attesa delle decisioni delle due banche centrali, mentre le la riunione di venerdì della banca giapponese, non c’è apprensione. Tutto dovrebbe restare come è, in Giappone.
Stamattina gira bene il Ftse Mib di Milano (10:27 CEST), che registra un incremento dello 0,23%. Il Ftse 100 di Londra è in leggero recupero dall’apertura, ma è ancora negativo a -0,16%. Anche il Dax di Francoforte è in regresso dello 0,24%, mentre Zurigo è sotto dello 0,16%.
Intanto lo spread italiano rimane stabile, stamattina, e si aggira attorno ai 231 punti base. L’incremento è sotto l’1% rispetto a ieri.
