MPS crolla in borsa e si punta il dito su Claudio Borghi, uno dei papabili al ruolo di Ministro dell’Economia. La carica, a questo punto si allontana.
La perdita secca del 13% di MPS non è l’unica vittima delle dichiarazioni di Borghi, e tutto il comparto bancario ha accusato il colpo, tanto che UBI Banca è stata sospesa dalle contrattazioni dopo che il titolo è andato in crisi per le vendite. Il terzo gruppo bancario italiano ha perso circa il 7%, mentre Banco Bpm ha perso il 6%.
MPS e il cambio di mission
Il crollo di MPS e dei bancari in generale è arrivato dopo le dichiarazioni di Borghi e l’inserimento del cambio di Mission per la banca sul contratto di Governo.
La prevista privatizzazione della banca è a rischio, e gli investitori puniscono il titolo con una raffica di vendite.
MPS è detenuta al 68,2% dal Tesoro, dopo che il Governo aveva messo sul piatto 5,4 miliardi per il suo salvataggio. Ma la banca, per il momento, ha un valore inferiore, pari a circa 2,2 miliardi, nonostante la ripresa del prezzo delle azioni delle settimane scorse.
A punire il titolo è la nuova mission decisa dall’alleanza di Governo, nonostante l’accordo preso in passato con la Vigilanza della BCE per una cessione entro il 2021.
Certo, con il Governo Pd la banca aveva bruciato miliardi, ma ora Mattarella potrebbe mettere il veto all’incarico di Borghi come Ministro dell’Economia.