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Borse europee: crollo verticale. Spread italiano arretra

La guerra commerciale fa crollare le borse europee, mentre lo spread italiano segna un altro arretramento.

Nella notte è arrivata la firma di Trump per l’applicazione di dazi commerciali su più di mille categorie di merci cinesi, e la risposta di Pechino. I mercati prendono molto male la situazione e e perdite in Europa sono pesanti.

Le borse europee

La chiusura della settimana, dopo le buone prestazioni di ieri, è da dimenticare. A Milano, il Ftse Mib crolla dell’1,32%, e peggio fa Londra, più legata agli USA, dove il Ftse 100 chiude in rosso dell’1,70%. Male anche Francoforte, con il Dax a -0,74%, e Parigi, dove il Cac 40 riesce a limitare con il -0,48%. Anche lo Swiss Market di Zurigo chiude in negativo con il -0,55%.

Intanto a New York gli indici sono tutti in negativo. Il Dow Jones è sotto dello 0,39%, il Nasdaq dello 0,18% e lo S&P500 dello 0,37%. I tre indici sono comunque il leggero recupero, rispetto all’apertura.

Anche il dollaro arretra, e l’euro si riporta sopra a 1,16 dollari. La moneta unica è ora a 1,1617 dollari, mentre sullo yen si quota a 128,41 yen. Il dollaro arretra anche sullo yen, a 110,54.

Arretra anche lo spread italiano. Il differenziale tra Btp e Bund scende del 4%, posizionandosi a 221 punti base in chiusura a Milano. Ora il rendimento del titolo decennale si posiziona sul 2,6%.
In mattinata la Banca centrale cinese ha messo in circolazione yuan per circa 40,6 miliardi di dollari, in modo da mantenere alta la liquidità delle banche del paese.

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