rinnovabili
Economia

UE: per il 2030 le rinnovabili dovranno essere il 32 per cento

L’Unione Europea ha fissato un nuovo obbiettivo per le rinnovabili, che tra 12 anni dovranno essere al 32% della produzione totale. Il nuovo accordo vuole favorire anche l’autoproduzione da fonti rinnovabili, mentre si fermerà la produzione di energia dall’olio di palma.
Sono queste le decisioni contenute in un’intesa tra Parlamento, Commissione e Consiglio europeo. In realtà le misure erano maggiori, ma per il momento l’intesa è stata firmata solo per due delle otto proposte presentate. Meglio di niente, dopo l’approvazione della direttiva sul rendimento energetico per gli immobili.

L’accordo

L’accordo contiene una sostanziale novità verso la classica produzione energetica rinnovabile, finora adottata. Se fino ad oggi infatti, si finanziavano i grandi impianti, che avevano comunque come riferimenti grandi aziende, ora la UE vuole favorire l’autoproduzione.
In particolare si vuole incentivare l’energia fotovoltaica casalinga, con piccoli impianti connessi alle rete, per la cessione del surplus, e con sistemi di accumulo.
Iniziative sono state prese per snellire i procedimenti burocratici e incentivare i cittadini alla produzione.

La sfida agli altri paesi

La UE ha quindi stabilito che entro il 2030 la produzione rinnovabile dovrà arrivare al 32%, ma anche deciso una clausola di revisione nel 2023.
L’Unione Europea vuole trasformare il continente nel leader delle rinnovabili, anche perché, dopo un buon inizio, il finanziamento alle rinnovabili è sceso. Oggi sono infatti la Cina, gli Stati Uniti e l’India ad investire di più nel settore.
Inoltre si stanno stabilendo delle scadenza per la fine dei fossili, cosa che l’Europa non ha ancora fatto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Spam protection by WP Captcha-Free