Va male il mese di maggio italiano per l’industria, che segna un rallentamento del fatturato e degli ordini industriali. L’inflazione sale, ma non secondo le stime, anche se per la frutta, un bene molto caro ai cittadini, c’è più dell’11% di aumento.
Il fatturato e gli ordinativi
Il fatturato industriale rilevato dall’Istat è salito ad aprile dello 0,3%, mentre a marzo l’incremento era stato dello 0,6%. La crescita annuale è comunque buona, con un +7,4%.
Gli ordini invece arretrano dell’1,3% ad aprile, lasciando comunque la crescita annuale al 6,4%. Ma nell’ultimo trimestre gli ordini scendono del 2,9%.
Nel dettaglio, il fatturato cresce con l’export, dell’1,2%, mentre il consumo interno scende come fatturato dello 0,2%. Gli ordinativi scendono invece maggiormente all’estero, dell’1,6%, e meno nel mercato domestico, dell’1%.
L’inflazione
L’inflazione aumenta nel mese di maggio, ma non secondo le previsioni. Ci si aspettava un +0,4% a maggio, ed invece è arrivato un +0,3%. Questo porta il dato annuale all’1% invece che all’1,1%. Le previsioni erano stimate sul +0,5% di aprile.
A crescere maggiormente i prezzi degli alimentari, e i carburanti. La frutta in particolare ha avuto una forte accelerazione. In aumento anche il comparto turistico.
Aumentano anche i trasporti (+1,7%) e i tabacchi (+3,4%). Per i prodotti che più colpiscono le famiglie, spicca l’aumento della frutta fresca (+11,2%).
Secondo le associazioni degli agricoltori, l’inverno particolarmente rigido ha colpito i raccolti, contribuendo ai rincari.