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Economia

Non passa il referendum svizzero sulla riforma bancaria

Non ce l’hanno fatta i fautori svizzeri della riforma bancaria e monetaria, che avevano indetto il referendum per domenica scorsa.

La sconfitta è stata abbastanza pesante, e ha visto i sì solo al 25%. Il referendum si chiamava “Per soldi a prova di crisi: emissione di moneta riservata alla Banca nazionale! (Iniziativa Moneta intera)”, e ha visto prevalere nettamente i no.

Gli svizzeri hanno perciò preferito mantenere lo status quo della banca centrale e delle banche commerciali.

La proposta

La proposta del referendum, quella di abolire la moneta bancaria e chiedere il 100% di coperture dei prestiti da parte delle banche, è certamente prematura. Prima o poi bisognerà parlarne, in tutto il mondo, ma per il momento non ci saranno novità dalla Svizzera.

Serve ancora tempo per capire i reali meccanismi che muovono la creazione monetaria, ma le recriminazioni dei propositori del referendum non sono del tutto campate in aria.
Le banche che oggi emettono moneta quando concedono un finanziamento, potranno continuare a farlo.

Ma tra qualche tempo avanzeranno nuove forme di denaro, già emerse, come le criptovalute. Una volta comprese e realizzate quelle non speculative, è probabile che il passo sarà breve.

La Svizzera è forse arrivata troppo presto all’appuntamento con la storia.

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