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Economia

Lo spread non ferma le aste. Tutti venduti i Btp di oggi

Se lo spread è indice di fiducia degli investitori verso un paese, lo sono anche le aste dei titoli pubblici. Quelle italiane, negli ultimi anni, sono sempre andate esaurite, anche in questi ultimi giorni così convulsi, per lo spread.

Un differenziale che sale significa più rischio, ma evidentemente, per gli investitori, un rischio calcolato. Nessuno pensa al default italiano, se le aste vanno tutte esaurite.

L’asta dei Btp

Gli investitori stanno invece approfittando dell’aumento dei rendimenti per fare incetta di titoli italiani. Il rendimento dei Btp a cinque anni, con scadenza al 2023, è arrivato al 2,32%, e oggi il Tesoro ha collocato 1,75 miliardi. Questi titoli hanno vinto crescere il differenziale, dall’asta di un mese fa, di 175 punti. La bid cover è 1,53, ovvero la richiesta è stata molto più alta dell’offerta dello Stato.

L’asta ha visto esauriti anche i Btp a dieci anni, con scadenza al 2028, grazie a un rendimento arrivato al 3%. La collocazione di questi titoli è stata pari a 2,25 miliardi, e anche qui la bid cover ha raggiunto quota 1,48. Collocati anche 2 miliardi di CCTeu con scadenza al 2025, con rendimento al 2% e uno spread cresciuto di ben 177 punti. Anche qui la bid cover è stata alta, pari a 1,43.

Insomma, l’Italia pagherà più interessi sui propri debiti, ma gli investitori non mancheranno, a vedere l’andamento delle aste. Segno che chi compra i nostri titoli, non ha affatto paura del realizzarsi di conseguenze politiche nel nostro paese, come l’uscita dall’eurozona o il default.

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